HomeCura della personaCasa di riposo Città di Tirano: la mia esperienza da medico!

Casa di riposo Città di Tirano: la mia esperienza da medico!

Per me è stato amore a prima vista: consigliata a colleghi e per chi sta cercando una struttura dove la cura sia presa a cuore!

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Casa di riposo Città di Tirano: la mia esperienza da medico!

Per me è stato amore a prima vista: consigliata a colleghi e per chi sta cercando una struttura dove la cura sia presa a cuore!

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Ho lavorato come medico alla RSA Fondazione casa di riposo Città di Tirano da metà gennaio 2021 a fine ottobre 2021 ed è stata l’esperienza lavorativa che non dimenticherò mai. Il personale, la qualità dei servizi erogati e l’organizzazione interna mi ha portato a credere sempre più che questa RSA (tra le poche altre in cui ho lavorato) ha decisamente una marcia in più.

Queste poche righe sono un omaggio alla RSA Fondazione casa di riposo Città di Tirano Onlus e una condivisione pubblica anche per cercare di convincere medici, infermieri e personale assistenziale a lavorare qui. Ma non solo. Vorrei convincere anche chi di voi ha un genitore o caro anziano che necessità di più attenzioni a venire qui e non andare altrove. Non è un discorso con doppi fini, è un consiglio che darei ora a chiunque sia indeciso.

Io credo che in ogni RSA della Valtellina si cerchi di lavorare al meglio delle proprie possibilità e che in ognuna di esse si faccia un buon lavoro. Non voglio sminuire niente e nessuno. Sono giovane e ho visto poco, ma nonostante questo, ora posso dirlo, alla RSA Fondazione casa di riposo Città di Tirano Onlus ci ho lasciato il cuore.

Ci sono davvero tante cose che vorrei dire e scriverle tutte mi è impossibile. Per questo ti esorto a chiedermi eventuali domande nel box commenti a fine articolo.

Nel cuore della Valtellina

La RSA Fondazione casa di riposo Città di Tirano Onlus è situata nel cuore della Valtellina (provincia di Sondrio), nella ridente e omonima cittadina. Qui, a pochissimi km dalla Svizzera, si sente molto l’influsso dei Grigioni: strade pulite, viali alberati, palazzine curate e non pochi turisti tedeschi.

Tirano è situata a circa 30 minuti da Sondrio e 30 minuti da Bormio ed è raggiungibile con l’unica strada che si traccia sul fondovalle valtellinese (la SS38) e il treno. A proposito: dalla stazione dei treni di Tirano (capolinea della linea FS che arriva a Milano) parte il Trenino Rosso del Bernina. Personalmente devo ancora provarlo, ma la sua unicità non ha certo bisogno di presentazioni.

La mia esperienza come giovane medico

Dopo la laurea e l’abilitazione, ero volenteroso di “iniziare a fare” e sapevo che il territorio aveva bisogno di medici. Ero disposto a tutto, o quasi.

Così, armato del mio CV, ho raccolto una lista dei MMG di tutta ATS della Montagna, li ho suddivisi per distanza da Talamona (dove avevo momentaneamente domicilio) e ho iniziato a inviare loro un messaggio comunicandogli che ero disponibile per eventuali sostituzioni. Contestualmente mi ero iscritto ai bandi ATS per medico di Continuità Assistenziale (CA, l’ex guardia medica), medico di località turistica e medico di Unità Speciale di Continuità Assistenziale (USCA, specifico per gli ammalati da Covid-19). Infine iniziai a recarmi alle RSA del territorio: Talamona, Morbegno, Chiuro, Teglio, Sondrio, Ardenno, Tirano e Civo.

Mi ricordo: era Natale e stavo cercando casa, lavoro e sicurezza. Dopo le feste iniziarono ad arrivarmi i primi riscontri: l’RSA di Chiuro, Teglio e Tirano furono “le più veloci” e quelle i cui Direttori Sanitari e relativo Consiglio di Amministrazione mi diedero più fiducia. Un’incredibile opportunità per cui sarà sempre grato. Fui costretto con gran dispiacere, per incompatibilità o assenza di tempo, a rifiutare nei successivi mesi tutte le offerte di ATS e numerose richieste di sostituzione.

Il Covid-19 aveva appena fatto la seconda ondata e fortuna vuole che con le vaccinazioni e tanta volontà il peggio passò. Il 18 gennaio 2021 iniziai quindi a lavorare in queste strutture. Automunito, non avrei mai pensato di spostarmi lungo queste tre strutture lungo stradine della Valtellina potesse esser così gratificante e rilassante.

In ognuna di queste tre strutture trovai professionisti reduci da un anno terribile. Scoprii quindi come alcuni colleghi diedero tutto loro stessi, alcuni ammalandosi gravemente, altri addirittura divenendo vittime della stessa pandemia. Ai colleghi più esperti e al personale sanitario che mi affiancarono in questi mesi, con tutto quello che avevano passato, va tutta la mia stima e gratitudine.

Purtroppo a marzo, per la mia ostinazione a voler diventare psichiatra, dovetti ridurre le ore settimanali per concentrarmi di più sullo studio. A malincuore dovetti fare una scelta. La RSA Fondazione casa di riposo Città di Tirano Onlus, seppur la più lontana, fu l’unica in cui mi riservai di lavorare.

Perché lavorare alla RSA Città di Tirano

Ci sono vari motivi per cui alla fine, come medico, scelsi di lavorare nella RSA di Tirano piuttosto che nelle altre (che comunque rimangono strutture premiate e molto valide).

Un’organizzazione fuori dal comune

Fui colpito dalla organizzazione della struttura fin da subito. Quando al primo colloquio ne seguirono altri con altri con i membri dello staff capii subito che stavo per fare parte di una struttura molto particolare ed articolata.

Lavorare in RSA non è porprio come lavorare in ospedale o come medico di base, è… particolare

Quelle furono tra le prime parole che sentii dalla giovane ed esperta dottoressa che per le prime settimane mi affiancò. Mi viene molto la malinconia a pensare che qualche mese più tardi, quando lei smise di lavorare nella struttura, io presi un po’ simbolicamente il suo posto e, soprattutto dopo il 20 luglio (data del test per l’ammissione in specialistica), quando iniziai a lavorare a tempo pieno.

Ripeteii quella frase a cinque altri colleghi che lavorarono o avevano intenzione di lavorare li in struttura.

La struttura è molto vasta, articolata in tre edifici di svariati piani più sotterranei: circa 100 posti letto nella RSA e una 20-30 ina come Mini Alloggi Protetti (MAP). Ha un corpo infermieristico, riabilitativo, educativo e assistenzialistico esteso e ben coordinato.

A tenere unito il tutto, oltre a meravigliose figure con funzione di coordinazione che sono diventate per me parte della famiglia, c’è anche un sistema informatizzato, nello specifico CBA come cartella clinica elettronica. Magari prossimamente farò un approfondimento di questo programma, per aiutare i colleghi a usarlo (e gli sviluppatori a migliorarlo…!).

Sei responsabile fin da subito

Nonostante fosse praticamente la mia prima esperienza lavorativa, dopo un breve periodi di affiancamento, fui responsabilizzato quasi subito. Come giovane medico, avere l’assistenza del personale infermieristico esperto è stato molto prezioso.

Quando la struttura era particolarmente carente di medici ed eravamo solamente in tre, poteva capitare di rimanere in turno come unico medico e dover correre (letteralmente) da una parte all’altra della RSA. Non mi sono mai sentito solo o abbandonato. Anzi. Io ringrazio di aver affrontato quelle giornate particolarmente difficili e di aver fatto parte del team di cura.

Come medico, soprattutto considerando ciò che mi è stato detto dai colleghi più anziani, lavorare nella RSA casa di riposo Città di Tirano è molto più gratificante che lavorare in ospedale. Forse non dovrebbe essere così, ma alcuni colleghi hanno proprio capito che la loro esperienza e presenza, è tenuta davvero in grande considerazione.

Una grande famiglia che amerai

Ai più sentimentali di voi, attenzione: alla RSA casa di riposo Città di Tirano ci si lascia il cuore. Inizia tutto come un piccolo contratto per poche ore, poi queste aumentano, si sfora spesso il monte ore settimanale pattuito e in un attimo tutti ti sembrano cari amici da cui non vorresti mai più separarti.

Questa cosa è bellissima, ma può esser un’arma a doppio taglio. Io stesso mi sono trovato a fare spesso più ore del dovuto, non riuscendo a fare alcune cose per cui avrei voluto ritagliarmi del tempo (tipo allenarmi alla forza). Non fraintendere: è stato bellissimo e spesso avrei voluto rimanere anche di più.

Noi in RSA a Tirano diciamo:

qui di lavoro c’è ne è sempre da fare

Forse chi lavora alla RSA di Tirano è ossessionato dal raggiungere standard irraggiungibili, forse a loro piace davvero quello che fanno 😂

Perché porterei i miei nonni qui

Forse per le stesse motivazioni espresse sopra: serietà, collaborazione a non finire e una grande attenzione da parte di ogni figura assistenziale alla persona. Io scherzosamente dico che:

metà delle persone che vivono a tirano, lavora nella RSA

Non è forse questa una dichiarazione di amore?

Arrivederci?

Ci sono tante cose che potrei dire, ma non riesco a comunicare. Per me lavorare qui è stato un onore e una enorme esperienza formativa, ma ancora più sono stati nove mesi che mai dimenticherò.

Io so che questo è solo un arrivederci. Io e Nicole stiamo sempre più convincendoci che Tirano potrebbe diventare la città in cui prendere casa nel futuro. Per ora ho solo avuto solo feedback positivi.

Domande, dubbi? Sono sempre disponibile a parlarne!

Ranieri
Ranierihttps://www.ranierisdesk.com/
Mi chiamo Ranieri Domenico Cornaggia, sono laureato in medicina e mi piace la tecnologia, il fitness e gli scacchi. Amo gli animali e le sfide!
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