Phasmophobia è un gioco horror psicologico giocabile da solo o in co-op fino a 4 giocatori. Vesti i panni di un cacciatore di fantasmi: raccogli gli indizi e capisci con cosa hai a che fare. Completa tutti gli obiettivi per esser ricompensato e acquistare attrezzatura migliore, ma attento a non venire ucciso e perdere tutto!
Consigliamo Phasmophobia agli amanti del genere, ma anche a chi vuole provare qualche cosa di nuovo siccome ha molte particolarità (come il riconoscimento vocale). Ecco come giocare e la nostra esperienza!
Phasmophobia, come si gioca?
Dopo che i giocatori si connettono ad un server, pubblico o privato, dovranno scegliere la location da giocare e l’attrezzatura da portare. L’obiettivo principale è sempre quello di identificare la presenza paranormale con cui si ha a che fare (ve ne sono una decina), mentre quelli secondari (circa 4) cambiano periodicamente.
La difficoltà? Completarli tutti (ricevendo denaro in cambio) senza venire uccisi dal fantasma.
Potrai decidere se rimanere sulla postazione mobile (un furgone), dal quale potrai vedere ciò che viene inquadrato dalle videocamere, la mappa della zona e la salute mentale dei tuoi amici, oppure esplorare la mappa. Scesi dal furgone si avranno 5 minuti nei quali l’entità paranolmale non sarà aggressiva, poi… soli momenti di terrore più o meno immotivato.
Usa la voce come nella vita vera
La cosa più particolare di questo gioco in prima persona (giocabile anche in VR) è che la propria voce è riconosciuta dal software e questa è impiegata sia per comunicare con gli altri giocatori che per interagire con il fantasma.
Nota bene: dovrai impostare nelle opzioni il microfono che vorrai utilizzare e selezionare la lingua italiana affinché funzioni tutto correttamente.
Non dovrai usare Discord o altri programmi di Voip. Anzi. Più sarai vicino ai membri della tua squadra e più li sentirai chiaramente. Infatti il volume diminuisce se ti allontani (esattamente come nella realtà), mentre se sarai troppo lontano potrai comunicare con un walkie talkie. Attenzione però: quando l’entità paranormale si infuria tutto ciò che va ad elettricità (torce, walkie talkie e luci) smettono di funzionare!
Come parlare al fantasma
Una volta che la tua voce è riconosciuta dal programma ti basterà dire frasi come “dacci un segno” oppure il nome e cognome del fantasma. E già, perché ogni entità ha anche un nome e noi lo sappiamo sempre (non chiedermi come mai), ma questo rende tutto un po’ più divertente.
Alcuni fantasmi risponderanno solo se le luci saranno spente e se sarai da solo, mentre altri rispnderanno ad ogni segnale.
E se si muore?
Se si viene “presi” dall’entità (che si può manifetare in tanti modi differenti) si perderà la vita, oltre alla possibiltà di poter comunicare con gli altri. Potrai solamente muoverti nella mappa e sentire ciò che dicono gli altri. Ecco quindi che potrà capitarti di sentire stroncata una comunicazione radio con il tuo amico che poco prima di ammutolirsi esclama:
Ommioddio, ommioddio!! É qui, è qui!
il tuo amico, pochi secondi prima di tirare le cuoia.
Phasmophobia, cosa ne penso
Cosa mi è piaciuto
Sono rimasto affascinato dal modo con cui la voce è stata integrata al gioco, permettendo a una cosa tanto semplice di conferire molta profondità a un gioco di semplice meccanica.
Seppur io giochi in dettagli non molto alti con il mio portatile, l’audio avvolgente e le stanze buie, in certe mappe molto grandi, continueranno a stimolare la tua suggestione facendoti vedere fantasmi anche dove a volte non ve ne sono.
La continua cognizione di poter morire, contrapposta alla necessità di completare gli obiettivi, garantisce una tensione palpabile, costante e quasi in crescendo fin da subito.
Cosa non mi è piaciuto
Ho provato a giocare Phasmophobia con un gamepad. Poi ho provato ancora. Ma nulla: alcune meccaniche, come aprire le porte o posionare una videocamere) sono molto più semplici con mouse e tastiera.
Giocando in gruppo abbiamo riscontrato anche alcune difficoltà iniziali nel capire come usare alcuni strumenti al meglio e – soprattutto – come identificare i vari tipi di fantasmi. Seppur infatti ci sia un libro sempre a portata di click e un pratico menu interattivo in cui è possibile inserire le prove raccolte per restringere le possibili scelte, non è porprio immediato capire con cosa si ha a che fare. Insomma: un po’ bisogna studiarsi il manualetto e ragionare.
Infine, seppur sia un gioco ancora in sviluppo (ma giocabilissimo), dopo una dozzina di mappe si può avere la sensazione di superare agilmente i livelli se si imposta una buona strategia sin da subito (soprattutto in 4).
In conclusione
Raccomandiamo Phasmophobia a chiunque stia cercando qualche cosa di poco impegnativo, ma alterantivo, un po’ adrenalinico e stimolante da fare con gli amici oltre ai classici coop.
Il gioco gira piuttosto bene anche su pc non da gaming (persino sulla Intel 620), senza perdere troppa immersività in quanto molto è dato dall’audio. Per questo raccomandiamo di calibrare bene il microfono e piuttosto di usare delle cuffie con una buona resa sonora in modo da poter sentire ogni suono, passo e bisbiglio.