Vale la pena giocare a It Takes Two? Assolutamente. La grafica avanzata (tra i migliori tra i giochi del genere couch game local coop), tante meccaniche di gioco cooperativo mai ripetitive e il grande messaggio di amore che veicola. Super consigliato!
Gioca in split screen con la tua ragazza, collegando il pc al televisore o al tuo home theater per regalarti una piacevole serata alternativa alla solita serie TV.
Dubbi? Curiosità? Parliamone nei commenti!
It Takes Two: tante promesse, tutte mantenute
Avevo davvero sentito parlare bene di It Takes Two.
Prometteva anche molto bene: grafica avanzata, meccanica mai ripetitiva, storia importante e avvolgente. Non sapevo se però queste promesse sarebbero state tutte mantenute.
In breve? It Takes Two ha centrato praticamente ogni obiettivo. Vediamo brevemente ognuno di questi punti.
La grafica avanzata: tra i migliori couch game
Forse è esagerato definirlo “Next Gen“, ma tra i tanti giochi in schermo condiviso e couch game, It Takes Two vanta una grafica davvero ottima.
Non è realistica, ma mantiene uno stile cartoon ad alta risoluzione che mettono a dura prova anche le schede grafiche delle ultime generazioni.
Ammetto che se ci fosse un gioco che permettesse l’RTX, con una grafica ancora più spinta, mi ci fionderei subito. Scandaglio quasi con ossessione ogni giorno internet in cerca di quel gioco, ma per il momento non l’ho trovato. Per il momento il titolo spetta a questo gioco, ma se conosci un couch game con grafica Next Gen, scrivimelo nei commenti!
Viva la varietà, ma attenzione: il troppo stroppia!
Nel trailer del gioco, le meccaniche mai ripetitive sono descritte con un grande pregio. Io sono uno che si stanca spesso, che è sempre in cerca dell’ultima novità da provare, per tenere vivo il sentimento e l’emozione che il gaming mi regala. Quando si tratta di giocare in coppia, Nicole mitiga questo effetto, ma mi è difficile non annoiarmi (lo ammetto).
La varietà delle meccaniche di gioco di It Takes Two non mi hanno particolarmente stupito, lo ammetto. Forse sono l’unico che la pensa così, sbagliando, ad aspettarmi qualche cosa di più da un gioco di questo genere. Non va infatti ignorato che la maggior parte della concorrenza è rappresentata da meccaniche platform, ripetitive e spesso piuttosto retrò.
Insomma, le cose che possono fare Cody e Mary sono spesso diverse, ma io ho avuto spesso la sensazione di rimanere all’interno di un gioco molto guidato. Si hanno anche i mini giochi (game in game), ma la vera libertà e “novità” che hanno avuto altri titoli (per esempio Minecraft), non c’è. Ok, è un paragone molto a caso ed azzardato, dal quali si evince il mio gusto in fatto di gaming, ma forse mi sono spiegato 😂.
Inconsciamente tratto da una storia vera
It Takes Two dipinge la tortuosa storia di amore tra due persone, di come il bel sentimento è passato in secondo piano rispetto alle discussioni futili che possono spesso minare un rapporto.
Il grande messaggio che questo gioco veicola, per il quale secondo me vale davvero la pena giocarci, è rivolto alle coppie, proprio il target di giocatori che, verosimilmente, giocherà a It Takes Two. Il gioco stesso lo dice: servono due persone… per risolvere problemi.
E i problemi, fin da subito, sono presentati come una metafora di problemi irrisolti tra Cody e Mary, la coppia che ad inizio della storia, comunica alla propria bambina che si dividerà.
Take Home Message: insieme siamo migliori
L’amore è una cosa semplice, si dice. Anthony Robbins dice che bisogna amare la tua metà come facevi i primi giorni e guarda ciò che fa di buono per te, si dice ancora, per avere una felice vita.
Io questa la definisco la vera ricchezza. E questo è un po’ il messaggio finale che questo splendido gioco vuole trasmetterci: insieme alla nostra metà, alla persona che amiamo, siamo migliori.
Allora, proverai It Takes Two? Fammelo sapere qui sotto nei commenti!