Perché comprare una grip machine se puoi costruirtela su misura? Io non sapevo nemmeno che cosa fosse, ma Marco Gelmini mi ha dato un’idea davvero interessante che io ho trasformato in realtà. Così, saldando del metallo che mi avanzava dai precedenti progetti, un po’ per scherzo un po’ per gioco, ho costruito una grip machine per due mani.
Finitura nera lucida, alta poco meno di un metro, pronta a elevarti dalle persone che non riescono a chiudere una CoC2 (e oltre). Vediamo insieme ogni fase del progetto e le misure!
Procedimento per costruire la grip machine
Fase 1: costruisci la base della grip machine
La prima cosa da fare per realizzare la nostra Grip Machine è assemblare la base.
Per farlo ho utilizzato un ferro scatolato da 40×40 mm e 3 mm di spessore tagliandolo e sagomandolo con una forma ad H. In particolare ho tagliato un pezzo lungo 30 cm che andrà a formare la parte centrale e due pezzetti da 25 cm per le due aste laterali, che andranno quindi disposte e saldate ai capi del primo segmento.
Una volta tagliata e saldata la base possiamo passare alla fase successiva.
Fase 2: salda il pilastro centrale
Dobbiamo innanzitutto recuperare due tubulari, vanno bene sia tondi che quadrati, le cui misure permettano di scorrere l’uno all’interno dell’altro.
Io ho utilizzato due tubulari quadrati, il più piccolo con un lato di 30×30 mm mentre il più grande di 35×35 mm. Il tubulare più stretto andrà a formare il pilastro centrale e dovrà quindi essere tagliato ad una lunghezza di 75 cm per poi essere saldato perpendicolarmente al centro della base già creata, proprio come rappresentato in figura.
Ti ricordo che su questo pezzo verrà, solo alla fine, saldata la parte superiore del manico (quella fissa). Mi raccomando: non farlo prima o non potrai inserire il carrello di scorrimento!
Fase 3: assemblaggio del carrello di scorrimento con manopole inferiori e porta dischi
Il carrello di scorrimento della grip machine sarà formato dal tubulare di sezione più grande che abbiamo selezionato, nel mio caso da 35×35 mm, dai supporti per i dischi e dalla parte mobile del manico.
Il tubulare l’ho tagliato ad una lunghezza inferiore a quella del pilastro centrale, circa 55 cm, in modo che possa scorrere liberamente su e giù.
I supporti per caricare i dischi sono stati ricavati da due pezzi lunghi 22 cm di un tubulare tondo con diametro 50 mm (per i dischi olimpionici). Questi sono stati saldati al tubulare a circa 26 cm dall’estremità e non al centro, così da avere la giusta egonomia durante l’utilizzo dell’attrezzo.
A questo punto ho ottenuto altri due tubi che andranno a formare le manopole inferiori, tagliandoli della lunghezza di 18 cm da un tubulare tondo di diametro 33 mm (va bene anche inferiore). Una volta ottenute le due manopole dovranno quindi essere saldate all’estremità superiore del tubulare da 55 cm, parallelamente ai perni di carico.
Arrivati a questo punto il grosso è fatto: abbiamo ottenuto il carrello di scorrimento su cui caricare i dischi che possiamo già provare ad infilare sul pilastro centrale per apprezzarne il movimento. Ci manca un ulltimo passaggio: fissare la manopola superiore all’estremità superiore del pilastro più stretto da 75 cm.
Fase 4: saldiamo la manopola superiore
Prima di procedere ti consiglio di smerigliare e carteggiare tutte le saldature fatte fin ora perché sarai più comodo rispetto che a farlo una volta finito.
Possiamo quindi ora tagliare l’ultimo pezzo di tubo da 40 cm che andrà a formare la manopola superiore, dello stesso diametro quindi di quello usato per le manopole inferiori.
Il tubo ottenuto dovrà essere saldato in cima al pilastro centrale parallelamente a tutti gli altri. Per farlo adagiare meglio ti consiglio di smerigliare prima la cima del pilastro in modo da fargli ottenere una forma concava che possa accogliere meglio il tubulare tondo.
A questo punto la struttura della nostra Grip Machine è ultimata, non ci resta che rifinirla verniciandola del colore che preferiamo.
Fase 5: la finitura
Prepariamo quindi la struttura alla verniciatura carteggiandola per bene e coprendo con dello scotch le parti che non vogliamo vengano verniciate ovvero i perni di carico dei dischi e il pilastro centrale da 75 cm. Questo perché queste parti saranno soggette a scorrimento continuo e, di conseguenza, la vernice verrebbe subito rovinata.
Una volta preparata consiglio di partire sempre da una mano di fondo antiruggine che protegga dall’usura e che funzioni da primer per le successive mani di finitura, che nel mio caso ho fatto nero lucido.
Conclusioni
Se hai una saldatrice e ti piace costruire oggetti, questo è il tuo momento per sviluppare una stretta di mano che ti permetta di “metterti in tasca la mano altrui” (cioè stritolarla). Se questo progetto ti è piaciuto, mi raccomando, iscriviti alla newsletter del blog per rimanere aggiornato su futuri progetti e – soprattutto – iscriviti al mio canale youtube se, come me, ti piace il fitness e il fai da te!
P.S.: quasi dimenticavo! Per qualunque domanda puoi contattarmi su Intagram o, ancora meglio, commentare direttamente qui sotto!