Hai letto molti articoli sul Giardino del Merlo a Musso (vicino a Dongo)? Prima di andarci dovresti sapere che non ci sono così tante piante esotiche come descritto e che il giardino del Merlo assomiglia più ad un percorso di trekking sul Lago di Como, che ad un vero e proprio giardino, con punti non sempre agevoli e che richiedono una discreta abilità fisica.
Insomma, non è proprio una passeggiata come la Greenway. A tratti mi ha ricordato quando siamo andati sul Legnone. Comunque la storia è succosa e …c’è la porta segreta che conduce alla casa del custode che noi non siamo riusciti a trovare! Sarai tu più fortunato?
Giardino del Merlo: come arrivarci, ingresso
Il Giardino del Merlo è situato sul Sasso di Musso, tra Musso e Dongo, sul lago di Como (Alto Lario). Puoi entrare nel giardino almeno in due modalità differenti: dal lato nord e dal lato sud (entrambe delimitate da cancelli in metallo). Consiglio quella a Sud (perché, almeno in teoria, più ricca di piante esotiche).
Nei pressi della cima e della Chiesa di Sant’Eufemia, si interseca un sentiero che porta poi in altre inesplorate strade a nord ovest.
Qui di seguito puoi visualizzare la mappa e puntare direttamente a uno dei due punti.
L’ingresso al Giardino del Merlo è gratuito e libero (nessun costo né biglietto), visitabile tutti i giorni dell’anno, sempre aperto.
Non ci sono dei parcheggi dedicati, ma si potrà trovare posto con sosta gratuita anche fino alle 4 ore proprio lungo la strada costeggiante il Lago di Como.
La storia
Il Giardino del Merlo è situato nei pressi di ciò che rimane del castello del condottiero Gian Giacomo de Medici di Marignano (detto il Medeghino), che ne entrò in possesso intorno al 1522-23.
Il giardino vero e proprio è stato realizzato nel 1800 da un ricco nobile di Dongo, Giovanni Manzi, inizialmente il Giardino del Merlo era un lussureggiante giardino botanico. Con gli anni e la guerra, il giardino del Merlo cadde in abbandono, diventando incolto e, per un breve periodo, persino una cava di marmo.
Ristrutturato a partire dal 2013, nel settembre 2018 è stato riaperto al pubblico.
Il giardino del Merlo
In stile ligure (a noi ha ricordato proprio la costiera amalfitana), è arroccato sulla ripida costiera, in due versanti: uno nord, ricco di vegetazione alpina, e uno sud, caratterizzato invece dalla presenza maggiore di piante esotiche (fichi d’india, palme, eucalipti).
La particolarità di questo giardino è che è quasi un labirinto di sentieri, scalette in sasso e grotte, per cui è veramente difficile capire l’esatta posizione e il percorso che si ha eseguito e che manca ancora per arrivare in cima, dove domina la Chiesa di Sant’Eufemia.
Chiesa di Sant’Eufemia a Musso
In cima al Giardino del Merlo è possibile trovare, in una posizione panoramica invidiabile, la Chiesa di Sant’Eufemia. Costruita nel 1622, fu danneggiata nel 1532, durante la battaglia condotta contro il Medeghino.
In questo punto si può consumare, grazie alla presenza di tavoli e panchine, un meritato pasto.
La chiesa è dedicata a una donna originaria del Valvarrone (in provincia di Lecco), che fuggì sino a Musso, attraversando il lago, ove nella sua vita compì grandi azioni per i cittadini. Poco prima di raggiungere la riva del Sasso di Musso le cadde una campanella, che fu maledetta dalla donna. La leggenda narra che si possa ancora sentire, durante le tempeste, il suono della stessa.
La casa del custode (e la porta segreta!)
In un punto nascosto, preannunciato da una grotta, c’è un passaggio segreto che porta alla famigerata casa del custode. Dico famigerata in quanto noi non siamo riusciti a trovarla!
Sapresti dirmi dove è localizzabile? Io penso nel versante sud!
Consigli finali
Quando per la prima volta avevamo letto del Giardino del Merlo ci immaginavamo un lussureggiante giardino di piante esotiche frammiste a piante alpine, comodamente esplorabile in una tranquilla e fresca mattinata di giugno.
Purtroppo ci sbagliavamo.
Il Giardino del Merlo, attualmente, assomiglia più a un percorso di trekking, piuttosto labirintico. Con un’ascesa di circa 200 metri, tra scalinate in sassi e terra, con percorso non segnalato da alcun cartello o indicazione, può risultare piuttosto impegnativo.
Preparate dunque scarpe adatte. In alcuni punti è anche risultato piuttosto pericoloso e ai limiti dell’agibilità.
Lo rifarei? Lo terrei sicuramente in considerazione se volessi fare un trekking in vista lago di Como, ma partirei dalla entrata sud e mi organizzerei per un picnic in cima, in prossimità della Chiesa di Sant’Eufemia.
Una alternativa molto più fattibile, sempre sul lago di Como, può essere la Greenway. Se invece stai cercando un percorso più montano lascia che ti raccomandi:
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