Scrivo questo articolo mentre torniamo in treno, quello in cui puoi dormire, alle 6.45. Stiamo tornando a casa, provati da questa Spartan Race Taranto tenutasi il 21 ottobre.
Ti consiglio di leggere la controparte dell’articolo al femminile scritta da Nicole sul suo sito web: Vacanza in puglia, Taranto tra treno notte e Spartan Race.
È stato un weekend davvero intenso, soprattutto per chi ha corso tutte e 3 le gare (Beast, Super e Sprint notturna) in una sola giornata, aggiudicandosi la Trifecta.
Per Trifecta Day si intende la possibilità di completare in un solo giorno tutte e tre le tipologie di gara, guadagnando una maglietta e una medaglia speciali (oltre all’accesso a certe competizioni e il rispetto di molta gente meno atletica).
Noi ci siamo limitati a correre un solo percorso e a fare i volontari per il resto della giornata.
Risultato? Tanto divertimento e dolori! Ma iniziamo dal principio.
Per chi non sapesse che cosa fosse una Spartan Race rimando all’articolo: Spartan Race Maggiora (Italia) 2018: la nostra esperienza! nel quale spiego, tra le varie cose, anche in cosa consista la competizione.
Il lungo viaggio fino a Taranto
Pur potendo scegliere di andare in aereo, abbiamo voluto essere veri giovani dentro e ci siamo lanciati sul sito di Trenitalia. Qui abbiamo preso due biglietti A/R in notturna per Taranto. Il viaggio durava 11/12 ore, ma noi abbiamo pensato fosse un viaggio meno stressante che fare check in in aeroporto.
La furbata di Trenitalia
Piccola curiosità: ho notato che dopo le prime visite al sito (con particolare riferimento alla schermata in cui si selezionano i biglietti che ci interessano), i prezzi sono aumentati. In altre parole: usando i cookies e una politica poco corretta, Trenitalia cerca di vendervi gli stessi biglietti, che 5 minuti prima avevate miracolosamente trovato a 35€, a più di 42€.
Dopo una piccola indagine sul web ho compreso che questa è una pratica ben comune. Come fare? Cambiate PC oppure cancellate i cookies e la cronologia web…et voilà!
Il treno
Non avevamo mai effettuato un viaggio in treno notturno.
Per chi di voi si chieda come sia possibile dormire da seduti, state tranquilli: non ci si riesce. Per questo quei biglietti costano ridicolmente poco (24€ per andare a Taranto). Non è l’unica opzione però.
La più comunemente usata per chi non è un affezionato del sadomaso è dormire in una cuccetta. Per 2 o 4 persone (mista o separata M/F), c’è anche l’opzione di averla tutta per sé, altrimenti vi troverete in una minuscola cabina insieme a sconosciuti… e questo è proprio quello che ci è accaduto.
Ecco alcuni interessanti dettagli che è meglio voi sappiate prima di emulare la nostra esperienza:
- I sacchi-lenzuolo già ci sono, così come i cuscini (con federa lavata-si-spera inclusa)
- vi verrà fornita una dotazione contenente: tappi per la notte, un biscotto per la colazione e dell’acqua per lavarsi i denti
- i bagni sono molto puliti (soprattutto se salite a milano o alle prime stazioni dopo la partenza)
- lo spazio per muoversi è pari a una piastrella: nella cabina ci si sta a mala pena seduti e quando entrate per sistemare la valigia e il letto, gli altri devono uscire in corridoio.
- per i suddetti motivi è consigliabile mangiare prima di salire in carrozza.
L’appartamento: AirBnB is the way!
Trovato tramite AirBnB, lo abbiamo pagato scandalosamente poco (10 euro a notte a testa). A proposito, sapevate che potete venire a trovarci qui in Valtellina? Magari per vedere il Ponte nel Cielo o per mangiare i pizzoccheri, siccome anche noi abbiamo un account sul sito più usato per chi viaggia. Potete trovarci qui (relativo sito web).
La gara
Beast
Io ho fatto la Spartan Race Beast: circa 24 km di trail running con 30 ostacoli.
Non avevo mai corso così tanto, ma ero volenteroso di conoscere fino a che punto potevo arrivare. E lo scoprii: intorno al 17 km iniziai a perdere colpi, camminando e zoppicando; ma ero comunque molto soddisfatto.
Tra le varie vicissitudini della gara, posso dire di aver sbagliato 3 ostacoli, ma il peggior errore l’ho fatto nella fase di preparazione, riempiendo di sali la camelbak: verso il 14km iniziarono i crampi addominali e con quelli i pensieri di dover trovare un albero per scaricare la mia anima all’oscuro di tutti. Volevo la mamma, ma ho resistito.
Complessivamente, provenendo dal nord italia e abituato a correre con un paesaggio alpino, la gara è stata piacevole anche se – seppur piegato dalla difficoltà della gara – me la aspettavo in certi punti più difficile. La chain e il log carry erano ostacoli molto leggeri comparati, per esempio, alla sandbag carry (che sembrava infinita). Mi aspettavo tratti di nuoto, ma ho saputo che l’organizzazione, dopo i molti infortuni a Misano, ha evitato.
Avrei voluto più muri e più filo spinato. Magari qualche ostacolo nuovo. Vedremo le prossime gare che si inventano!
La Sprint Notturna
Nicole ha invece aspettato le 20.00 per partire. Frontalino in testa e fasce catarifrangenti alle braccia, ha affrontato un percorso di circa 7 km di trail running con 20 ostacoli.
Lei è stata molto contenta sia della sua prestazione (grazie a un programma multistrutturato disegnato tramite questo libro) sia dell’evento in sé che si presentava come esperienza nuova.
Unica pecca? Una volta fatto il bagno in una pozza gelida di fango, l’acqua non asciuga!
Taranto: una città magica
Il centro storico
Noi eravamo vicinissimi all’università di Taranto, molto bella, che si immergeva completamente nell’ambiente circostante, un misto tra case con porte e finestre murate e piccoli negozietti il cui proprietario è li per servirti (in pieno stile anni 40!).
Ci ha affascinato molto l’ambiente, colorito dalle persone che girano in 3 senza casco in moto come se fosse una bicicletta e dalla calma che si poteva praticamente tagliare con il coltello (altro che la frenesia di Milano e provincia!).
La città nuova
Oltrepassato il Ponte Girevole di San Francesco di Paola (situato vicino al bellissimo e visitabile gratuitamente, Castello Aragonese di Taranto), si è catapultati in una città che ricorda molto una città nordica, in piena antitesi con il centro storico, con grandi palazzoni e piena di bar e negozi molto moderni.
Concludendo
Esperienza unica e consiglio di visitare la città anche senza fare la gara (considerando la zoppia che mi ha accompagnato per un paio di giorni non è il massimo se vuoi fare il turista!).
Quasi dimenticavo: saremo stati noi fortunati, ma il tempo era così bello da permetterci di stare anche in spiaggia e addirittura fare il bagno!
Prossima avventura? Avendo fatto i volontari a Taranto, abbiamo un buono per una gara gratis che molto probabilmente utilizzeremo a Maggiora! Se vuoi il volontario alla prossima gara anche tu, clicca qui!
E voi ci sarete? Fatecelo sapere nei commenti!